Passa ai contenuti principali

pag. 67

 1. Qual è la risposta del peripatetico al «notomista», che lo interroga sulla conformazione del sistema nervoso appena osservato?

2. In che senso nei testi di Aristotele «è ogni cosa»?


3. Spiega quale significato riveste l'espressione ipse dixit nel contesto della riflessione galileiana.


4. Chiarisci che cosa intende Simplicio parlando del «volgo»


5. Facendo riferimento al brano, illustra quali sono i fondamenti della critica di Galileo al dogmatismo ed esponi il tuo punto di vista in proposito.


1. Il peripatetico, interrogato sulla conformazione del sistema nervoso, risponde in modo sorprendente. Nonostante l'evidenza dell'esperienza che dimostra l'origine dei nervi dal cervello, egli si aggrappa all'autorità di Aristotele, affermando che anche se l'esperienza sembra confermare il contrario, bisognerebbe ancora seguire l'insegnamento di Aristotele che sostiene che i nervi nascono dal cuore.


2. Nei testi di Aristotele, "è ogni cosa" nel senso che ogni conoscenza e ogni argomento possono essere trovati nei suoi scritti. Aristotele scrive in modo complesso e richiede una profonda comprensione dei suoi testi per estrarre dimostrazioni su qualsiasi materia, e i suoi seguaci ritengono che la sua autorità si basi su questa profonda comprensione.


3. L'espressione "ipse dixit" nel contesto della riflessione galileiana significa che si accetta qualcosa come verità solo perché è stato detto da un'autorità autorevole, senza basarlo su prove o evidenze concrete.


4. Simplicio, parlando del "volgo", si riferisce a coloro che non hanno la profonda comprensione e la pratica necessarie per interpretare correttamente i testi di Aristotele. Queste persone leggono i testi in modo superficiale e non sono in grado di combinare e applicare i passaggi in modo corretto, a differenza di coloro che hanno una comprensione completa e pratica dei testi aristotelici.


5. Nel brano, Galileo critica il dogmatismo dei seguaci moderni di Aristotele che si rifiutano di accettare l'evidenza dell'esperienza e preferiscono seguire ciecamente l'autorità dei testi di Aristotele. Galileo sostiene che la vera conoscenza si basa sull'osservazione diretta e sull'evidenza dei fatti, non sull'obbedienza acritica all'autorità. La sua critica è una difesa della scienza empirica e dell'importanza di mettere alla prova le teorie attraverso l'osservazione e l'esperimento.

Commenti

Post popolari in questo blog

David Hume

David Hume nacque ad Edimburgo (Scozia) da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà terriera nel 1711. Si appassiono fin da giovane allo studio dei classici e della filosofia, al punto da opporsi fermamente al desiderio dei parenti che lo avrebbero voluto avvocato come il padre. Già nel 1729, ossia a 18 anni, egli ebbe una potente intuizione che, come egli stesso dice, ali rivelò una *'nuova scena di pensiero'*, che gli fece balenare alla mente la sua nuova visione filosofica. Con la *"nuova scena di pensiero'* nacque l'idea base del "trattato sulla natura umana* capolavoro di Hume, cui il nostro filosofo lavorò in Inghilterra fino al 1734, e poi ancora fra il 1634 e 1736 in Francia, dove egli si era recato per ampliare i propri orizzonti culturali. nel 1739 vennero finalmente pubblicati a Londra i primi due volumi del *trattato sulla natura umana* e nel 1740 il terzo ma non suscitarono nessun interesse particolare. ma i posteri hanno indicato pro...

pag. 60-62-65

 1. Con Galileo, l'ipotesi copernicana smette di essere solo una prospettiva interessante per spiegare i fenomeni e diventa una vera e propria teoria scientifica dotata di significato fisico oggettivo. Galileo sostiene che il copernicanesimo riflette la vera struttura fisica dell'universo, non essendo solo una delle possibili congetture sulla sua configurazione. 2. Per Galileo, i rapporti tra fede e ragione dovrebbero essere separati ma complementari. Egli sostiene che la Bibbia ha uno scopo etico e religioso, non scientifico, mentre la scienza si occupa di comprendere la natura attraverso l'osservazione e la ragione. Quindi, non c'è conflitto tra scienza e fede, ma piuttosto una divisione di competenze. 3. Galileo critica il sapere tradizionale, in particolare l'approccio essenzialista e finalista della filosofia aristotelica. Egli ritiene che questo tipo di conoscenza sia astratta, sterile e orientata alla teologia piuttosto che alla comprensione oggettiva della n...

Giordano Bruno

  Giordano Bruno e l'Infinità dell'Universo - Giordano Bruno afferma l'infinità dell'universo, contrapponendosi alla tradizione aristotelica. - Questa concezione si basa sull'idea di un principio divino infinito al di sopra di tutto, identificato con Dio, da cui deriva un cosmo infinito con infiniti mondi. Panteismo e Visione dell'Universo - Bruno adotta una visione panteistica in cui Dio coincide con la natura e si manifesta in ogni cosa. - La materia e la forma non sono separate ma aspetti dell'unica sostanza universale rappresentata dalla natura divina. L'Universo Aperto e la sua Importanza - Bruno introduce l'idea di un universo aperto e infinito, in cui ogni stella potrebbe essere un sole al centro di altri mondi. - Questa visione sfida la prospettiva geocentrica aristotelica e mette in discussione il posto privilegiato della Terra e dell'uomo nell'universo. Valorizzazione dell'Uomo e della Tecnica - Esalta l'uomo come essere nat...