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1. Secondo Bruno, l'uomo può operare anche "oltre" e "fuor le leggi" della natura grazie al possesso dell'intelletto e delle mani. Questa capacità gli consente non solo di agire secondo le leggi naturali ma anche di superarle, creando nuove realtà e ordini con il proprio ingegno, esprimendo così una similitudine con gli dèi.

2. Nell'età dell'oro, la condizione degli uomini era quella in cui essi non erano più virtuosi delle bestie e, forse, erano persino più stupidi di alcune di esse. Tuttavia, con l'emergere delle difficoltà, delle necessità e l'evoluzione degli ingegni umani, gli uomini hanno iniziato a inventare industrie, scoprire arti e sviluppare nuove invenzioni. Questo progresso tecnico è stato stimolato dal bisogno e dall'intelletto umano profondo, portando gli uomini a allontanarsi dalla loro condizione "bestiale" e ad avvicinarsi sempre più all'essere divino.


Interpretazione e riflessione:

Bruno concilia la perdita della posizione centrale della Terra nel cosmo con l'esaltazione dell'uomo sostenendo che l'uomo, grazie all'uso dell'intelletto e delle mani, può affermare il proprio valore e diventare simile agli dèi. Questo significa che, sebbene la Terra non sia al centro dell'universo come una volta si pensava, l'uomo ha la capacità di influenzare il mondo e di creare nuovi ordini grazie alla sua intelligenza e alla sua abilità pratica. Quindi, nonostante la Terra non sia più considerata il centro fisico dell'universo, l'uomo può ancora occupare una posizione centrale nell'ambito della creazione e dell'azione.

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